Ernia lombare: cosa fare e cosa non fare per stare meglio
Secondo le stime, il mal di schiena è un disturbo molto diffuso, ne soffre quasi l’80% della popolazione. Nell’8% dei casi si tratta di ernia del disco, e 9 volte su 10 è un’ernia lombare. Si manifesta per lo più nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 50 anni.
Ernia lombare: cos’è
L’ernia lombare, o ernia del disco lombare, è una patologia degenerativa della colonna vertebrale, più precisamente del disco intervertebrale, ovvero del “cuscinetto” che funge da ammortizzatore tra le vertebre. In questo caso, quelle situate nel tratto lombare (L1-L5).
Ogni disco è costituito da:
- anulus, la parte esterna duro-fibrosa, simile a un anello;
- nucleo polposo, la parte interna, di consistenza gelatinosa, formata principalmente da acqua.
Si verifica un’erniazione quando, a causa di una rottura, lacerazione o deformazione dell’anulus, il nucleo polposo fuoriesce dalla sua sede naturale.
Ernia lombare: le cause e i fattori di rischio
Tra le cause e i fattori di rischio delle ernie lombari si riscontrano:
- lesioni discali o altri traumi che coinvolgono il rachide lombare (incluse le fratture vertebrali);
- artrosi;
- osteoporosi;
- sedentarietà;
- sovrappeso;
- prolungate e ripetute posture scorrette;
- sforzi fisici impropri;
- alta statura;
- gravidanze.
Ernia lombare: i sintomi
È opportuno fare una premessa: l’ernia del disco può essere anche asintomatica. Per giunta, non sempre la sintomatologia è direttamente proporzionale alla severità della patologia: può accadere che un’ernia completamente espulsa si mantenga silente e – viceversa – che in presenza di leggere protrusioni si accusino dolori molto intensi.
Nel caso di un’ernia lombare sintomatica, solitamente, il primo sintomo percepito è il dolore lombare, ovvero nella parte bassa della schiena (lombalgia). A questo possono associarsi:
- dolore o debolezza muscolare negli arti inferiori;
- intorpidimento e formicolii;
- rigidità articolare;
- difficoltà nei movimenti;
- ridotta sensibilità cutanea, parestesie o disestesie;
- sensazione di bruciore o di pizzicore;
- disturbi sessuali;
- disturbi sfinterici.
Ernia del disco lombare: cosa fare
L’ernia del disco lombare può essere trattata mediante trattamenti conservativi, chirurgici (più o meno invasivi) o alternativi. Vediamoli nel dettaglio.
Trattamenti conservativi
Nella maggior parte dei casi, per alleviare il dolore provocato da un’ernia lombare è sufficiente ricorrere a una cura farmacologica e alla fisioterapia. Le terapie fisiche riabilitative prese in considerazione per questa patologia sono:
- manipolazioni vertebrali, una tecnica passiva di terapia manuale applicata dal fisioterapista sul complesso articolare del paziente, consistente in una manovra ad alta velocità e bassa ampiezza che consente di ripristinare la corretta funzionalità della colonna;
- massoterapia lombare, una forma di massaggio manuale che mira a sciogliere le contratture della muscolatura paravertebrale;
- rieducazione posturale, una tecnica manuale comprendente un programma di esercizi volti a correggere i disturbi muscolo-scheletrici causati dai disordini posturali e a istruire il paziente su movimenti e posizioni corrette.
Trattamenti chirurgici
L’operazione chirurgica di asportazione dell’ernia lombare è indicata nei casi di progressivo peggioramento del quadro clinico. Nello specifico, in presenza di:
- sindrome della cauda equina, ovvero la perdita acuta della funzione del plesso lombare dovuta alla compressione di una o più radici nervose che hanno origine nel midollo spinale;
- grave deficit motorio, cioè quando il paziente ha difficoltà a camminare o a stare in posizione eretta;
- resistenza alla terapia conservativa, ossia quando – trascorse le sei settimane – i sintomi persistono e/o degenerano nonostante i trattamenti fisioterapici e farmacologici.
Le tecniche chirurgiche scelte in questi casi sono la discectomia standard o la microdiscectomia percutanea con laser (o PLDD). La prima consiste in una operazione a cielo aperto (totale o parziale). La seconda è una tecnica avanzata mininvasiva eseguita tramite l’inserimento di una fibra ottica laser del diametro di 1 mm. Obiettivo di entrambe è rimuovere il nucleo polposo e quindi le cause di compressione sulle strutture nervose.
Trattamenti alternativi
Efficace per il trattamento dell’ernia del disco è l’ozonoterapia. È una tecnica medicale che consiste nell’iniezione intradiscale o paravertebrale di una miscela di ossigeno e ozono. In tal modo si realizza la cosiddetta discolisi, capace di attenuare l’infiammazione e disidratare (quindi ridurre di volume) il nucleo polposo erniato.
Ernia del disco lombare: cosa non fare
Per prevenire o non esacerbare i sintomi dell’ernia lombare è bene seguire i seguenti 5 consigli.
1. Non essere sedentari
Contrariamente a quanto si possa pensare, il riposo prolungato e l’assenza di attività fisica non fa bene a chi è affetto da ernia del disco. Con la stasi, i dischi – che ricordiamo: ammortizzano il peso del nostro corpo – subiscono una pressione persistente. A lungo andare, rischiano così di sfibrarsi e quindi di favorire la fuoriuscita del nucleo polposo.
Un programma di esercizi guidati e regolari è, dunque, essenziale perché:
- scioglie, allunga e mantiene elastici i muscoli paravertebrali, ciò riduce la tensione di carico sulle articolazioni;
- rinforza il tono muscolare, affinché possa garantire sostegno e scongiurare quindi l’eventualità di schiacciamenti discali.
2. Non fare sport ad alta intensità
Se è vero che l’attività misurata contribuisce a rallentare l’avanzamento della patologia, è altrettanto vero che – al tempo stesso – bisogna evitare tutti quei movimenti e quelle attività sportive che vanno a sollecitare eccessivamente la colonna, come:
- scatti bruschi;
- torsioni;
- corsa;
- salti;
- step.
3. Non assumere posizioni scorrette
Assumere posizioni scorrette per periodi eccessivamente lunghi o sollevare i pesi in modo improprio usura i dischi e favorisce quindi le ernie. È possibile – nonché essenziale – correggere le alterazioni posturali cosicché la colonna cessi di combattere contro sovraccarichi e compressioni anomale e ripetute. Potrebbe tornare utile, a questo scopo, imparare quali sono le posture corrette e come metterle in pratica negli svariati contesti quotidiani.
4. Non eccedere col peso corporeo
Nonostante le tesi controverse circa il peso come causa dell’ernia discale, un dato resta certo: l’obesità e/o il sovrappeso ne costituiscono un fattore aggravante. Studi controllati dimostrano, infatti, come il raggiungimento del normopeso riduca il dolore lombare e le probabilità di ricadute.
5. Non essere disidratati
La senescenza, ovvero il naturale processo biologico involutivo associato all’invecchiamento, favorisce la disidratazione del disco. Senza acqua, i dischi perdono parte della loro pressione idrostatica e delle loro proprietà ammortizzanti e finiscono per collassare. Un corretto apporto idrico è pertanto vitale, sempre. In età avanzata, e in presenza di ernia del disco, ancor di più.
6. Non abusare di antidolorifici
L’antidolorifico cura solo il sintomo e non la reale causa del disturbo; svanito il suo effetto, infatti, il dolore si riacutizza. Inoltre, non vanno sottovalutati i rischi di assuefazione e/o intossicazione da farmaci. Affidarsi tempestivamente agli specialisti per diagnosi e terapia adeguate è sempre la scelta giusta.