Gambe e piedi gonfi in estate: ecco come trattarli
Avere gambe e piedi gonfi, in estate, è una conseguenza ampiamente diffusa del caldo. Benché molto spesso trascurato, si tratta di un disturbo per il quale potrebbero rendersi necessarie diagnosi e terapie mirate e puntuali. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta, come si manifesta e, soprattutto, come la fisioterapia può prestare aiuto.
Gambe e piedi gonfi in estate: le cause
Il gonfiore a gambe, caviglie e piedi, noto in termini medici come edema, può essere – tra le varie cause – il risultato dell’alta temperatura tipica della stagione estiva, quale produce:
- vasodilatazione, ovvero un aumento di pressione sanguigna e conseguente espansione delle vene degli arti inferiori;
- ristagno di liquidi nei tessuti sottopelle per inefficiente drenaggio linfatico.
Piedi e gambe gonfie: i fattori di rischio
A soffrirne maggiormente, ma non unicamente, sono le donne e le persone affette da malattie, anche di lieve entità, del sistema venoso superficiale degli arti inferiori e/o del sistema linfatico.
Tra i fattori predisponenti dell’edema da calore si riscontrano:
- sovrappeso e l’obesità;
- fumo;
- dieta ricca di sodio;
- tarda età, quale si accompagna a un più debole apparato circolatorio.
Non si escludono dal presentare tale quadro clinico anche persone giovani e in buona salute.
Gambe e piedi gonfi: i sintomi
I sintomi dell’edema degli arti inferiori dovuto al caldo sono:
- ingrossamento di gambe, piedi e caviglie;
- cute tesa e/o lucida;
- sensazione di pesantezza, tensione e/o dolore alle gambe;
Piedi, gambe e caviglie gonfie: quando consultare il medico
Un consulto medico è sempre consigliato. Tuttavia, si rende necessario richiedere una pronta visita specialistica nei casi di gambe gonfie, pesanti tese e doloranti indipendentemente dal caldo e, ancora, se a questi sintomi si associano:
- sintomatologia monolaterale, in caso di insufficienza venosa o cardiocircolatoria, infatti, può capitare che l’edema coinvolga un solo arto o entrambi ma in momenti distinti;
- arrossamento;
- prurito;
- bruciore;
- crampi frequenti;
- stanchezza eccessiva.
Sottoporsi a una visita vascolare ed eventualmente ad un ecocolordoppler può essere utile per definire una diagnosi e una terapia adeguate.
Piedi, caviglie e gambe gonfie: i rimedi fisioterapici
Linfodrenaggio manuale
Il linfodrenaggio manuale è una tecnica di massaggio – ideata dal fisioterapista danese Emil Vodder – volta a stimolare le contrazioni peristaltiche dei vasi linfatici, favorire il passaggio della linfa attraverso i linfonodi e reindirizzarla dalle zone edematose verso i dotti linfatici.
Attraverso movimenti armonici, lenti e ritmici di pressione e rilascio lungo la gamba si va quindi a:
- eliminare infiammazione e gonfiore;
- alleviare dolore, tensione e senso di pesantezza.
Tecarterapia
La tecarterapia, o più semplicemente Tecar, è un tipo di trattamento notevolmente utile nel trattamento degli edemi provocati dal caldo. Tra le sue varie capacità, ha infatti anche quelle di:
- stimolare il drenaggio dei liquidi stagnanti;
- migliorare l’afflusso di sangue e ossigeno ai tessuti.
Gambe e piedi gonfi in estate: cosa fare e cosa non fare
Ecco alcune buone pratiche a cui attenersi per alleviare o non esacerbare il gonfiore di gambe e piedi provocato dal caldo:
- evitare il consumo eccessivo di sale e bevande alcoliche;
- bere almeno 2 litri di acqua al giorno;
- evitare la sedentarietà, al contrario, eseguire esercizi di potenziamento muscolare a bassa intensità, uniti ad attività aerobiche come la camminata veloce o la corsa leggera in grado di stimolare la pompa plantare e quindi il drenaggio dei liquidi;
- posizionare un rialzo ai piedi del letto per favorire il ritorno venoso durante la notte;
- non indossare scarpe e pantaloni troppo stretti, per evitare la costrizione dei vasi sanguigni;
- non indossare tacchi troppo alti per troppe ore, né scarpe rasoterra;
- fare docce di acqua calda alternata a fredda, pratica che serve da ginnastica vascolare;
- passeggiare in acqua o nuotare, attività che fungono da idromassaggio naturale;
- esporsi al sole con moderazione, preferendo le ore meno calde della giornata;
- indossare le calze a compressione graduata in previsione di viaggi, quindi di lunghi periodi di tempo in spazi ridotti o in posizioni rannicchiate, queste agevolano la circolazione venosa;
- sottoporsi, se affetti da insufficienza venosa, a regolare visita dallo specialista per scongiurare il rischio di complicanze flebitiche e/o trombo-emboliche.