Coccige rotto: implicazioni e rimedi
Il coccige rotto, ovvero la frattura del coccige, oltre che provocare dolore lancinante, può compromettere la quotidianità, rendendo difficile camminare, stare in piedi o seduti. Vediamo, dunque, nel dettaglio, in cosa consiste e come porvi rimedio.
Coccige: cos’è
Il coccige è la parte terminale della colonna vertebrale. È l’ultima testimonianza della coda presente nei nostri antenati e andata perduta nel corso dell’evoluzione dell’uomo. È, oggi, con precisione, l’insieme delle vertebre coccigee – di solito 4, più raramente 3, 5 o 6 – che, inferiormente all’osso sacro, assumono una forma triangolare.
Tra le funzioni del coccige rientrano:
- supportare il peso del corpo in posizione seduta;
- fornire un punto di ancoraggio a legamenti, tendini e muscoli dell’area, come il grande gluteo;
- sostenere il pavimento pelvico.
Coccige rotto: cause
Come le altre strutture ossee del corpo umano, anche il coccige può fratturarsi. A provocare una frattura del coccige, generalmente, sono:
- caduta violenta;
- sport ad alto impatto (come rugby o le arti marziali);
- parto;
- incidente d’auto;
- indebolimento dell’articolazione.
Fattori di rischio
Tra i fattori che predispongono alla frattura del coccige, si annoverano:
- mancata o ridotta massa muscolare;
- età avanzata;
- osteoporosi;
- sesso (le donne, per via del bacino anatomicamente più largo, risultano essere più soggette degli uomini).
Coccige rotto: sintomi
Tipicamente, un coccige fratturato si manifesta attraverso:
- dolore intenso e costante all’altezza dei glutei (coccigodinia), sia da seduti che in piedi, sia comminando;
- acutizzazione del dolore durante la defecazione o con un colpo di tosse;
- contusione;
- gonfiore nella zona coccigea.
Coccige rotto: rimedi
Raramente una frattura al coccige viene riparata mediante operazione chirurgica e relativa asportazione della struttura ossea danneggiata. Nella maggioranza dei casi, il trattamento è di tipo conservativo e prevede:
- antidolorifici;
- pomate antinfiammatorie;
- impacchi caldi o freddi;
- uso di superfici morbide (come cuscini a ciambella o cuneo) sulle quali sedersi, così da ridurre la pressione sul coccige;
- percorso di fisioterapia, da effettuare una volta superata la fase acuta del dolore.
È consigliabile, inoltre:
- seguire una dieta alimentare ricca di acqua e fibre per ammorbidire le feci ed evitare così la stitichezza, la quale esacerberebbe il dolore al coccige durante l’evacuazione;
- evitare di stare seduti per troppo tempo;
- dormire su superfici dure;
- evitare i tacchi.
La fisioterapia
Un percorso di fisioterapia per il trattamento della frattura al coccige si articola in 2 fasi:
- nella prima fase, di norma, si raccomanda un ciclo di rieducazione posturale, per la gestione del dolore durante le consuete attività quotidiane;
- nella seconda fase, ovvero quando la riparazione biologica spontanea del coccige è completa, si prosegue con un ciclo di mobilizzazioni articolari, per ridurre il dolore, migliorare l’ampiezza dei movimenti e sciogliere le eventuali contratture muscolari lombari.
Coccige rotto: tempi di guarigione
Il recupero da una frattura del coccige è influenzato da età, presenza di comorbidità, gravità del danno, eventuali lesioni associate e dal tipo di trattamento (conservativo o chirurgico) a cui viene sottoposto il paziente. Motivo per cui, i tempi possono variare dai 2 ai 4 mesi.