Mal di schiena al risveglio: perché accade e come trattarlo?

Mal di schiena al risveglio: perché succede?

Il mal di schiena al risveglio coinvolge, nella maggior parte dei casi, la zona lombare (lombalgia) o quella cervicale (cervicalgia). Può essere di natura meccanica, più di rado di origine infiammatoria.

In generale si ritiene che il mal di schiena sia spesso più intenso al mattino perché durante la notte i dischi intervertebrali assorbono liquidi, divenendo più suscettibili. E quando – al risveglio – vengono sollecitati (caricati) entrano in tensione. 

Tra le cause più comuni si annoverano:

• lesioni muscolari alla schiena, ovvero contratture, stiramenti o strappi;
• distorsioni a carico dei legamenti che supportano la colonna vertebrale;
• ernie espulse, protruse o contenute; 
• scoliosi, una deformità strutturale della colonna vertebrale;
• malattie degenerative, come – ad esempio – l’artrosi;
• infiammazioni;
• dormire in posizione prona (a pancia in giù), quale aumenta il rischio di avvertire lombalgia e cervicalgia; la medicina consiglia infatti di dormire supini per un corretto allineamento della colonna e per evitare tensioni muscolari; 
• dormire su un materasso non idoneo, cioè troppo rigido o troppo morbido.

I fattori di rischio

Le condizioni che espongono maggiormente al rischio di soffrire di mal di schiena al mattino sono: 

• la sedentarietà, che indebolisce la muscolatura della schiena e riduce così le capacità di sostegno della colonna;
• il sovrappeso e l’obesità, quali sottopongono la muscolatura e le articolazioni a sforzi spropositati.

Mal di schiena al risveglio: come trattarlo?

Se il dolore lombare o cervicale al risveglio non è occasionale bensì frequente, si raccomanda di consultare un medico per una diagnosi e un piano di trattamento tempestivo e adeguato.

Sul piano fisioterapico cervicalgia e lombalgia vengono di norma trattati con terapie manuali e strumentali, nello specifico:

• massoterapia e mobilizzazione articolare, per ridurre il dolore, sciogliere le contratture e recuperare la mobilità;

• tecarterapia, laserterapia e TENS, per stimolare i processi riparativi;

• rieducazione posturale, per ripristinare l’equilibrio strutturale e funzionale della colonna e educare il corpo al mantenimento posture corrette.