Fisioterapia pediatrica: tutto quello che c’è da sapere
Fisioterapia pediatrica: cos’è
La fisioterapia pediatrica è una branca della fisioterapia specializzata nella prevenzione, nel trattamento e nella gestione di patologie e disturbi motori che colpiscono i bambini, dalla nascita fino all’adolescenza.
La disciplina si articola in una combinazione di tecniche manuali, esercizi terapeutici e gioco e si svolge in ambienti appositamente attrezzati, dove i bambini possono sentirsi a proprio agio.
Lo specialista in fisioterapia pediatrica, detto fisioterapista pediatrico o terapista dello sviluppo, è solito lavorare a stretto contatto con altri professionisti della salute, tra cui ortopedici pediatrici, neurologi, pediatri, logopedisti e terapisti occupazionali, per garantire un approccio integrato alla cura del bambino. Questo lavoro multidisciplinare è essenziale per assicurare che tutte le esigenze del paziente siano soddisfatte in modo olistico.
Fisioterapia pediatrica: a cosa serve
Lo scopo della fisioterapia pediatrica può essere:
- la prevenzione, per i bambini che rischiano di sviluppare patologie motorie, condizione possibile in caso di nascita prematura o di malattie genetiche;
- la riabilitazione, nei disturbi post-traumatici o post-operatori, è utile a recuperare la piena funzionalità motoria, favorendo il ripristino della forza muscolare, la coordinazione e l’equilibrio;
- il trattamento delle patologie congenite e acquisite, quali richiedono interventi fisioterapici continui per migliorare la capacità di muoversi in modo autonomo, ridurre la rigidità muscolare e prevenire deformità ossee;
- il supporto allo sviluppo motorio, per i bambini che presentano ritardi nello sviluppo delle abilità motorie, è utile a favorire il progresso di forza, coordinazione e mobilità.
I benefici
Tra i benefici principali della fisioterapia pediatrica troviamo:
- miglioramento della postura e dell’allineamento scheletrico;
- aumento della forza e della resistenza muscolare;
- miglioramento della coordinazione e dell’equilibrio;
- potenziamento delle abilità motorie fini e grossolane;
- prevenzione di deformità e complicazioni secondarie;
- miglioramento della respirazione, specialmente nei bambini con malattie polmonari.
I disturbi più trattati
Tra le condizioni più comuni trattate dalla fisioterapia pediatrica troviamo:
- displasie dell’anca;
- piede torto congenito;
- torcicollo congenito;
- paralisi cerebrale infantile;
- scoliosi e altre deformità spinali;
- ritardi nello sviluppo motorio;
- distrofia muscolare;
- malattie respiratorie, come la fibrosi cistica.
È importante sottolineare che il successo della fisioterapia pediatrica dipende non solo dall’intervento tempestivo e dalla qualità del trattamento, ma anche dalla collaborazione dei genitori, i quali è essenziale che vengano coinvolti attivamente nel percorso terapeutico del proprio bambino.
Fisioterapia pediatrica e fisioterapia per adulti: le differenze
Sebbene il principio generale della fisioterapia sia lo stesso o quasi, esistono delle differenze significative tra la fisioterapia pediatrica e quella per adulti, sotto vari aspetti.
Gli obiettivi
La fisioterapia pediatrica si occupa di un corpo in crescita, il quale chiede di essere monitorato e supportato nel tempo con interventi commisurati alle varie fasi di sviluppo. Motivo per cui, il fine non è mai limitato alla cura di patologie o traumi. La prevenzione di complicanze future, la massimizzazione delle capacità funzionali per promuovere l’autonomia: tutto è svolto nell’ottica di una fisiologia, di un’anatomia, di modalità di relazione e interazione in crescita.
Negli adulti, invece, si mira principalmente a mantenere o ripristinare funzionalità che sono state compromesse da lesioni, malattie o invecchiamento.
La durata
Strettamente connessa alla questione degli obiettivi è, comprensibilmente, quella della durata. In virtù – come visto – di una terapia modellata sullo sviluppo psicomotorio del bambino, la fisioterapia pediatrica non può che richiedere tempi più lunghi, anche anni, soprattutto nei casi di malattie croniche o congenite.
Per gli adulti, invece, i programmi di fisioterapia tendono a essere di durata più limitata, in quanto mirano a risolvere problematiche specifiche o a stabilizzare la condizione clinica.
L’approccio
Il gioco è un elemento centrale nel trattamento di pazienti pediatrici. Durante le sedute, il fisioterapista pediatrico utilizza strumenti ludici e tecniche motivazionali – studiate e calibrate in base alla personalità del bambino, al livello di sviluppo e alla capacità di comprensione – per mantenere alta l’attenzione e la partecipazione.
Un approccio, questo, non necessario nella terapia rivolta agli adulti, in grado di accogliere programmi più strutturati e diretti.