Info e contatti: Tel. 067010639 – Email info@gruppofantauzzi.it

Denti e postura

Denti e postura: qual è la relazione?

Cosa lega denti e postura? Per comprenderlo bisogna esaminare le vicendevoli influenze che intercorrono tra le varie parti dell’apparato stomatognatico: cranio, mandibola, sistema dentario, lingua e colonna cervicale. Queste sono infatti concepite come un’unica unità funzionale per la masticazione, deglutizione, respirazione e fonazione e responsabili, altresì, del controllo e dell’adattamento posturale. Scopriamo perché.

Denti e postura: il ruolo della malocclusione

Si definisce malocclusione, o occlusione dentale alterata, la condizione per cui i denti dell’arcata superiore e quelli dell’arcata inferiore non combaciano simmetricamente e armonicamente.

La classificazione della malocclusione

Le malocclusioni vengono classificate in base ai piani anatomici nello spazio. Sul piano sagittale (antero-posteriore), si distinguono:

  • malocclusione di I classe, quando l’arcata superiore è di poco più avanti rispetto a quella inferiore;
  • malocclusione di II classe, quando l’arcata superiore è molto più avanti rispetto a quella inferiore.
  • malocclusione di III classe, quando è l’arcata inferiore a essere più avanti di quella superiore (morso inverso).

Sul piano longitudinale (verticale), si differenziano:

  • morso aperto o openbite, quando gli incisivi superiori non coprono quelli inferiori di 1-2mm (normoocclusione), quindi quando non c’è sovrapposizione ma, al contrario, c’è spazio eccessivo tra le arcate;
  • sovramorso o overbite, quando gli incisivi superiori coprono quelli inferiori più di 2mm;
  • morso profondo o deepbite, quando l’overbite diventa troppo grande e ciò comporta la creazione di uno spazio significativo tra gli incisivi superiori e inferiori.

Sul piano trasversale (orizzontale), si segnala:

  • morso incrociato o crossbite, quando i denti inferiori coprono i loro corrispettivi superiori.

I sintomi della malocclusione

I sintomi dell’occlusione dentale alterata sono:

  • difficoltà nella masticazione;
  • difficoltà nella deglutizione;
  • difficoltà nella respirazione (tosse frequente, russamento, asma, bronchite cronica);
  • dolori alla mandibola
  • disturbi alle orecchie (acufeni)
  • disturbi dell’equilibrio (vertigini);
  • mal di testa;
  • mal di schiena;
  • dolore cervicale;
  • malattie dentali molto frequenti (come, ad esempio, carie e gengivite);
  • disallineamenti nei tratti del viso.

Denti e postura: il ruolo dell’articolazione temporo-mandibolare

L’articolazione temporo-mandibolare, sinteticamente ATM, è la congiunzione tra le ossa temporali del cranio e la mandibola. Posta su entrambi i lati del viso, in prossimità delle orecchie, consente la movimentazione della mandibola per la masticazione, la fonazione e la deglutizione.

Un morso dentale alterato – nelle sue varie declinazioni sopra esaminate – può causare o aggravare i disturbi di questa articolazione.

I sintomi dei disturbi temporo-mandibolari

Si tratta di alterazioni delle articolazioni temporo-mandibolari quando la mandibola:

  • è bloccata;
  • presenta deviazioni laterali in apertura o chiusura;
  • emette “click”, “squash” o rumori di sfregamento durante la movimentazione.

A questi si aggiungono tutti i sintomi riconducibili alla malaocclusione.

Denti: le conseguenze sulla postura

Tutte le alterazioni funzionali e strutturali che interessano la bocca (denti, lingua) o le aree limitrofe (mandibola, osso ioide) si ripercuotono – attraverso l’ATM – sul tratto cervicale per poi propagarsi e sull’intera colonna vertebrale fino ai piedi e viceversa, in maniera circolare.

Il dolore e la tensione derivanti dalla malocclusione e/o dalla sindrome temporo-mandibolare costringono il corpo ad assumere posizioni di compensazione che influenzano tutto l’apparato muscolo-scheletrico.

Disordini posturali

Nel tentativo di adattarsi o ovviare al disturbo, il corpo ricerca un nuovo equilibrio che spesso è disequilibrio. Come nel caso del:

  • morso aperto, che porta la testa e le scapole a scivolare in avanti, le spalle a incurvarsi e il baricentro ad avanzare determinando l’insorgenza di dolore lombare;
  • morso incrociato, che provoca disallineamento del bacino e contratture muscolari a carico delle spalle e della parte superiore del torace;
  • morso profondo, che determina uno spostamento in avanti della testa, l’accentuazione della lordosi cervicale e la contrazione dei muscoli del collo associata a cefalea muscolo tensiva.

Denti e postura: i rimedi fisioterapici

Alla luce delle interdipendenze funzionali e strutturali, l’approccio più indicato – in caso di malocclusione, disturbi dell’ATM e squilibri posturali – è quello multidisciplinare, in collaborazione tra fisiatra, fisioterapista e odontoiatra.

Nell’ambito fisioterapico, le tecniche consigliate sono:

  • la terapia temporo-mandibolare, una tecnica manuale che include massaggi muscolari, mobilizzazioni articolari e manipolazioni finalizzati a: rieducare l’ATM a un movimento fisiologico e biomeccanico corretto; risolvere le tensioni muscolari e correggere le deviazioni posturali scaturenti;
  • la rieducazione posturale, un circuito di esercizi volto a riacquistare simmetria ed equilibrio.