Esercizi posturali: un aiuto contro la rigidità muscolare
A compromettere la postura può concorrere anche la rigidità muscolare. Vediamo quali esercizi posturali eseguire per alleviarla.
Esercizi posturali: cosa sono e a cosa servono
Gli esercizi posturali sono parte integrante della rieducazione posturale, ovvero di quella particolare ginnastica utile a correggere le deviazioni della postura, intese come le anomalie nella posizione del corpo, in fase sia statica che dinamica.
Le deviazioni o squilibri posturali possono riguardare:
- l’allineamento della colonna vertebrale e degli altri complessi scheletrici;
- la distribuzione del peso corporeo;
- le catene muscolari.
Motivo per cui, la ginnastica posturale serve a:
- ripristinare il naturale assetto di rachide lombare e cervicale, spalle, bacino, ginocchia, piedi, ecc.;
- prevenire o alleviare i dolori articolari;
- migliorare equilibrio e coordinazione;
- potenziare le prestazioni di atleti e sportivi, aumentando stabilità ed efficienza nei movimenti;
- educare alla postura corretta, così da evitare recidive;
- ridurre la rigidità muscolare, favorendone rilassamento e flessibilità.
Quest’ultimo punto sarà il focus di questo articolo.
Squilibri posturali: cause e sintomi della rigidità muscolare
La rigidità muscolare può alterare la postura. All’origine della rigidità potrebbero esserci:
- motivi congeniti, quindi un tessuto muscolare poco flessibile sin dalla nascita, per ragioni genetiche;
- traumi o errate sollecitazioni meccaniche;
- alterazioni del metabolismo, che rendono i tessuti poco idratati, poveri di nutrienti e ricchi di sostanze di scarto;
- stati emotivi, stress e ansia, tali da provocare persistenti contratture muscolari.
La rigidità muscolare, con conseguente alterazione della postura, può provocare i seguenti sintomi:
- stanchezza e affaticamento;
- cefalea (mal di testa);
- difficoltà di concentrazione;
- dolori alla spina dorsale e articolari per la maggiore pressione su vertebre e articolazioni esercitata dai muscoli rigidi;
- dolori a schiena, spalle e collo;
- respirazione difficoltosa.
Test posturali: per verificare la rigidità dei muscoli
Vediamo di seguito 3 esercizi che servono a verificare se e quanto i muscoli sono tesi o, al contrario, distesi.
1 Catena muscolare posteriore
- Gambe dritte, flettere il busto in avanti;
- tentare di toccare, con le mani, le punte dei piedi o il pavimento.
Eseguendo questo esercizio bisogna prestare attenzione al grado di flessione che si riesce a raggiungere e al punto un cui si avverte eventuale dolore/tensione.
2 Catena anteriore
- Ginocchia dritte, mantenere le braccia lungo i fianchi;
- flettere il busto indietro.
Anche durante questo esercizio, occorre valutare il grado di flessibilità e la presenza di fastidi a schiena e collo.
3 Catena laterale
- In posizione eretta, spingere indietro le spalle;
- flettersi lateralmente, lasciando scorrere la mano lungo il lato esterno della gamba.
Appurare, durante il movimento, quanta distanza si riesce a percorrere e se si avverte dolore.
Esercizi posturali: per rafforzare le catene muscolari
Fatti i dovuti test, in presenza di scarsa flessibilità e accentuata rigidità muscolare si consiglia di eseguire i seguenti esercizi posturali:
Respirazione diaframmatica
- Distesi supini (a pancia in su), mettere una mano sul torace e una sulla pancia;
- inspirare col naso assicurandosi che il torace resti fermo e che la pancia si gonfi;
- espirare con la bocca, accertandosi che la pancia si sgonfi;
- eseguire almeno 30 respirazioni.
Allungamento e rinforzo della catena posteriore
- Sedersi a terra;
- far passare una fascia non elastica (come una cintura) sotto un piede;
- sdraiarsi supini (a pancia in su) tenendo ben salda la fascia;
- tirare la fascia verso il busto, fin quando non si avverte tensione ai muscoli di schiena e gamba;
- ripetere l’esercizio 10 volte per lato.
Allungamento e rinforzo della catena anteriore (parte alta)
- Distesi supini (a pancia in su), flettere le gambe;
- afferrare un bastone con le braccia tese e allargate perpendicolarmente alle spalle;
- portare in alto e poi indietro le braccia, fino a toccare il pavimento o fino al proprio punto limite;
- ripetere l’esercizio 30 volte.
Allungamento e rinforzo della catena anteriore (parte bassa)
- Sdraiarsi su un fianco e flettere una gamba;
- afferrare la parte anteriore della gamba flessa;
- aiutandosi con la mano, portare indietro la gamba fino a sentire tensione lungo il muscolo anteriore della coscia;
- ripetere 30 volte per lato.
Allungamento della catena laterale
- Sdraiarsi su un fianco;
- distendere un braccio lungo la testa, sfiorando l’orecchio;
- spingere il braccio il più possibile, come a voler toccare o afferrare qualcosa;
- durante il movimento, respirare con il diaframma;
- ripetere l’esercizio 6 volte per lato.
Per disturbi più specifici, segnaliamo i seguenti programmi di ginnastica posturale:
- esercizi di respirazione per alleviare cervicalgia, lombalgia e disturbi gastro-intestinali.
Si ricorda, ad ogni modo, che in caso di tensioni e dolori persistenti è consigliabile consultare un fisiatra per una diagnosi certa, e un professionista fisioterapista per un programma personalizzato che tenga conto delle esigenze e delle condizioni fisiche individuali.