Frattura da stress: cause, sintomi, terapia e prevenzione
La frattura da stress è una piccola crepa ossea, una rottura incompleta dell’osso, causata da sovraccarico funzionale, il prodotto di sollecitazioni ripetute e perduranti. In oltre la metà dei casi, coinvolge la parte inferiore della gamba, soprattutto le ossa centrali del piede (metatarsali), ma anche femore, bacino e tibia.
Frattura da stress: cause e fattori di rischio
Lo stress da sovraccarico funzionale, cioè la reiterazione di gesti tecnici ad alta intensità e per tempi eccessivamente lunghi, è una condizione frequente negli sportivi. Per la natura stessa dell’attività che praticano, i più a rischio risultano essere: maratoneti, ballerini, ginnasti, saltatori, giocatori di basket e canoisti.
Sono altresì predisposti alla comparsa di fratture da stress coloro che indossano calzature rinforzate per lunghi percorsi in marcia, come può accadere ai militari. Non a caso, le microfratture localizzate al piede vengono talvolta chiamate fratture da marcia.
Tuttavia, il rischio esiste anche per chi non pratica attività fisica, non è un soldato e conduce una vita sedentaria, ma che, per conformazione genetica o esiti di trauma, è affetto da alterazioni della struttura degli arti inferiori, anche non manifesti, ma che possono comunque sottoporre lo scheletro a carichi di lavoro anomali o smisurati.
Frattura da stress: sintomi
Il sintomo tipico della frattura da stress è il dolore localizzato alla parte lesa. Nelle prime fasi, potrebbe insorgere a seguito di un lungo e deciso sforzo fisico e regredire con il riposo. Nelle fasi più avanzate, invece, potrebbe farsi più acuto tanto da impedire l’esercizio e persistere anche in assenza di carico o movimento.
Diversamente dalle fratture da trauma acuto, quelle sa stress, come visto, non costituiscono un’interruzione completa della continuità dell’osso. Sono spaccature dovute a ripetute microfratture che, se non curate, possono degenerare in vere e proprie fratture, nonché comportare la formazione del callo osseo: il risultato fisiologico del tentativo di riparazione delle lesioni ossee.
Frattura da stress: diagnosi e trattamento
La frattura da stress, in genere, non è riconoscibile con le comuni radiografie: per una diagnosi certa è consigliabile un esame di risonanza magnetica, quale permette il riconoscimento di modificazioni dell’osso (callo) già dai primissimi stadi, prima che si formi anche un’alterazione strutturale.
Accertata la presenza della microfrattura o di più d’una, solitamente si procede con una terapia conservativa, quale prevede:
- riposo;
- onde d’urto, tecnica strumentale di fisioterapia capace di accelerare l’attività metabolica delle cellule dell’osso.
Per la guarigione, di solito si prevedono, in media, dalle 4 alle 12 settimane.
Frattura da stress: prevenzione
Ecco alcuni consigli per evitare e/o non esacerbare una frattura da stress:
- scegliere una disciplina sportiva adatta alla propria costituzione fisica;
- delineare un piano d’allenamento d’intensità graduale;
- alternare attività ad alto impatto, con altre che lo siano meno;
- indossare calzature idonee;
- non sottovalutare il sintomo nelle fasi iniziali, poiché il riconoscimento precoce di questo tipo di lesione consente tempi di recupero più brevi.