Nevralgia intercostale: ecco cos’è e come trattarla
La nevralgia intercostale è una rara condizione patologica caratterizzata da dolore intercostale, il quale insorge come conseguenza del danneggiamento o malfunzionamento dei nervi intercostali.
Nervi intercostali: cosa sono
I nervi intercostali sono dodici nervi che occupano gli spazi tra le coste. I primi sei raggiungono lo sterno e perforano la parete toracica, gli ultimi sei continuano oltre gli spazi intercostali e decorrono obliquamente verso il basso, nella parete anteriore dell’addome.
I nervi intercostali sono nervi periferici (cioè appartenenti al sistema nervoso periferico), che traggono origine dal midollo spinale.
Nevralgia intercostale: cos’è
La nevralgia intercostale è una forma di dolore neuropatico periferico, perché coinvolge i nervi del sistema nervoso periferico. È un dolore diverso da quello che un individuo avverte dopo una ferita, una bruciatura o un trauma, detto dolore nocicettivo perché segnalato dai recettori nocicettivi (i recettori cutanei).
Il dolore neuropatico è più difficile da interpretare e soprattutto da curare.
Nevralgia e nevrite intercostale: differenza
La nevrite è l’infiammazione dei nervi. La nevralgia è il dolore dei nervi. In medicina, per algia si intende il dolore localizzato.
Le infiammazioni possono avere come manifestazione il dolore, quindi è possibile concludere che le nevriti possono scatenare le nevralgie.
Nevralgia intercostale: cause
Le cause della nevralgia intercostale sono numerose. Tra le più diffuse, si annoverano:
- irritazione da contatto o da compressione di un nervo intercostale o più;
- interventi chirurgici a cuore o polmoni, durante i quali i nervi intercostali potrebbero essere lesi nell’incidere il torace;
- traumi al torace, ovvero forti colpi alla gabbia toracica che spesso provocano anche la frattura delle costole;
- gravidanza, con l’ingrandimento del feto, le capacità di espansione della gabbia toracica si modificano e ciò può alterare momentaneamente il normale funzionamento delle terminazioni nervose intercostali;
- diabete, per cui l’eccesso di glicemia danneggia il rivestimento del nervo, ovvero la guaina mielinica;
- infezioni virali, come l’herpes zoster (la causa del fuoco di Sant’Antonio e della varicella nei bambini); i virus rimangono annidati nel corpo umano e si ripresentano nel momento di forte stanchezza-stress e di calo delle difese immunitarie;
- infezioni alle costole, quali rientrano nella categoria delle osteomieliti, ossia le malattie infettive delle ossa;
- carenze alimentari, e in particolar modo le carenze vitaminiche del gruppo B;
- malattie autoimmuni.
Nevralgia intercostale: sintomi
La nevralgia intercostale è il dolore intercostale, che da chi ne è colpito viene solitamente descritto come:
- dolori intercostali al petto;
- dolore intercostale alla schiena;
- fitte intercostali;
- dolori alle costole;
- dolore al costato.
L’algia può variare per intensità̀, frequenza e costanza, passando da continua a intermittente, da acuta a profonda; può intensificarsi a seguito di: respiri profondi, sollevamento di pesi, colpi di tosse, starnuti, forti risate, esercizio fisico intenso, torsioni e piegature del busto.
Manifestazioni meno comuni
In base alla causa scatenante, ma comunque meno di frequente, la nevralgia intercostale può accompagnarsi a:
- dolore addominale e/o lombare;
- dolore diffuso tra petto, braccio sinistro e spalla sinistra (ricorda la sensazione dolorosa che caratterizza l’attacco di cuore);
- formicolio e intorpidimento (tipici della compressione dei nervi intercostali o di un loro danneggiamento);
- ridotta capacità motoria delle spalle e/o della schiena;
- alterazione della sensibilità̀,
- sensazioni vibratorie o di scosse elettriche.
Nevralgia intercostale: trattamenti
Alcune nevralgie intercostali si risolvono spontaneamente col tempo.
Ma è bene anche ricordare che un nervo, o una qualsiasi altra struttura nervosa, una volta danneggiato, è pressoché irreparabile, ma comunque trattabile. Pertanto, la terapia della nevralgia intercostale prevede:
- il trattamento specifico della causa scatenante; fondamentale per guarire o, quanto meno, bloccare quei processi che danneggiano i nervi intercostali;
- il trattamento farmacologico del dolore intercostale, mediante anestetici locali, antidolorifici, antinfiammatori non steroidei (FANS) e antidepressivi triciclici;
- il trattamento fisico dei sintomi, quale avviene attraverso un percorso di fisioterapia strumentale, ossia la TENS (Stimolazione Elettrica Nervosa Transcutanea), tecnica in grado di ridurre la trasmissione dei segnali dolorosi mediante l’infusione di alcune scariche elettriche.