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Riabilitazione post operatoria

Riabilitazione post operatoria: strutturazione e obiettivi 

Riabilitazione post operatoria: cos’è

La riabilitazione post operatoria è un percorso terapeutico strutturato e personalizzato, finalizzato al recupero fisico di un paziente e alla riduzione del rischio di complicanze a seguito di un intervento chirurgico. 

I muscoli, i tendini, le articolazioni o i tessuti possono essere stati direttamente coinvolti durante la chirurgia o indeboliti dal periodo di immobilizzazione post-intervento. La riabilitazione post operatoria ha come obiettivo quello di ristabilire la funzionalità compromessa, minimizzando il dolore e prevenendo la formazione di cicatrici fibrose che potrebbero limitare la mobilità o la flessibilità.

Le terapie utilizzate durante la riabilitazione sono:

  • le terapie manuali, ossia manipolazioni dei tessuti molli, mobilizzazioni articolari e allungamenti per migliorare la circolazione e ridurre le rigidità;
  • le terapie strumentali, come la tecarterapia, la laserterapia, la ultrasuonoterapia, ecc. per ridurre l’infiammazione e stimolare il processo di guarigione;
  • gli esercizi terapeutici, ovvero programmi di rafforzamento muscolare, stretching e rieducazione del movimento;
  • la rieducazione funzionale, utile a recuperare le normali funzioni quotidiane, come il camminare, l’afferrare oggetti o svolgere attività sportive.

Il piano di riabilitazione viene personalizzato in base alle esigenze specifiche del paziente, considerando fattori come l’età, il livello di attività precedente all’operazione, la natura dell’intervento chirurgico e le condizioni generali di salute. Essenziale per garantire il miglior risultato possibile e la collaborazione multidisciplinare tra il fisioterapista, il chirurgo e gli altri specialisti coinvolti nel trattamento.

Riabilitazione post operatoria: le fasi 

La riabilitazione post-operatoria si divide in 4 fasi principali progettate per consentire un recupero graduale e sicuro del paziente. Ogni fase ha obiettivi specifici e richiede tecniche e intensità di trattamento diverse. Di seguito, una panoramica.

1. Fase acuta (o fase immediata post-operatoria)

  • Durata: prime 48 ore fino a 1 settimana dopo l’intervento.
  • Obiettivi: ridurre il dolore e l’infiammazione, prevenire la formazione di cicatrici aderenziali, minimizzare la perdita di forza muscolare e di mobilità.
  • Approcci terapeutici: terapie strumentali per ridurre gonfiore e dolore, esercizi passivi per mantenere un minimo di mobilità articolare e prevenire la rigidità, uso di supporto per la mobilizzazione precoce (come le stampelle), laddove possibile, sotto controllo medico.

2. Fase intermedia (o fase di recupero iniziale)

  • Durata: da 1 a 6 settimane post-operatorie, a seconda dell’intervento.
  • Obiettivi: migliorare la mobilità articolare, iniziare a recuperare la forza muscolare, favorire la cicatrizzazione dei tessuti.
  • Approcci terapeutici: introduzione di esercizi attivi e di stretching, sotto supervisione del fisioterapista, esercizi di rafforzamento muscolare a basso impatto, spesso eseguiti a carico ridotto, tecniche manuali e terapie strumentali per ridurre il dolore e l’infiammazione residua.

3. Fase avanzata (o fase di recupero funzionale)

  • Durata: da 6 settimane a 3 mesi post-operatori, a seconda dell’intervento.
  • Obiettivi: ripristinare pienamente la forza muscolare e la resistenza, migliorare la coordinazione e la propriocezione, tornare gradualmente alle attività quotidiane e sportive.
  • Approcci terapeutici: aumento dell’intensità degli esercizi di forza e resistenza, integrazione di esercizi di equilibrio e di propriocezione per migliorare la stabilità, attività più dinamiche e mirate per preparare il paziente al ritorno a specifiche attività, come camminare senza supporti o praticare sport.

4. Fase di ritorno alla normalità (o fase di riadattamento completo)

  • Durata: 3 mesi e oltre, fino a 6 mesi o più, a seconda dell’intervento.
  • Obiettivi: ritorno completo alle attività lavorative, sportive o ricreative, prevenzione di recidive o infortuni futuri, ottimizzazione delle prestazioni funzionali.
  • Approcci terapeutici: programmi di esercizi intensivi e specifici per il tipo di attività da riprendere, continuazione del lavoro su forza, resistenza e flessibilità, eventuale correzione della postura o della tecnica di movimento.

Riabilitazione post operatoria: i benefici

La riabilitazione post operatoria garantisce:

  1. un recupero più rapido e sicuro, perché guidato e controllato da professionisti;
  2. la riduzione del dolore e dell’infiammazione;
  3. la prevenzione delle complicanze post-operatorie, come la formazione di aderenze, la rigidità articolare e la perdita di massa muscolare;
  4. la prevenzione dei futuri infortuni, grazie al miglioramento della forza e della resistenza muscolare e del R.O.M (range of motion), ovvero l’escursione di movimento articolare;
  5. il ripristino della coordinazione e della propriocezione, ossia la capacità del corpo di percepire la posizione delle articolazioni e di reagire correttamente agli stimoli esterni;
  6. un miglioramento della qualità della vita, perché permette di tornare a praticare sport o hobby o, addirittura, di iniziare attività che prima dell’intervento erano difficili o impossibili da svolgere.

Riabilitazione preoperatoria e post operatoria: le differenze

La riabilitazione preoperatoria (meglio detta preabilitazione) gioca un ruolo altrettanto importante nel programma d’intervento chirurgico. La riabilitazione preoperatoria si prefigge di preparare il corpo all’operazione. Studi scientifici dimostrano che una buona condizione fisica preoperatoria può ridurre il tempo di recupero post-operatorio e migliorare i risultati complessivi dell’intervento.  

La preabilitazione agisce su 4 livelli:

  • rafforza i muscoli, utile ad accelerare la riabilitazione post-operatoria;
  • amplia la mobilità articolare, per ridurre il rischio di rigidità post-operatoria;
  • educa al movimento post-operatorio, per una gestione autonoma del recupero a casa;
  • riduce lo stress fisico e mentale, perché assicura un corpo fisiologicamente e psicologicamente preparato.

Le principali differenze tra riabilitazione preoperatoria e post-operatoria risiedono:

  • nella temporizzazione, perché la preabilitazione avviene prima dell’intervento, mentre la riabilitazione post operatoria ha luogo subito dopo la chirurgia e continua fino al completo recupero;
  • negli obiettivi, in quanto la riabilitazione preoperatoria è volta a preparare il corpo alla chirurgia, mentre quella post operatoria è finalizzata al recupero funzionale;
  • nell’intensità, il che è strettamente connesso agli obiettivi; la riabilitazione post-operatoria tende a essere progressiva, inizia in modo graduale e a bassa intensità e aumenta di intensità man mano che il paziente recupera forza e mobilità; la preabilitazione non richiede un programma a intensità crescente.