Spondilolisi lombare: sintomi e terapie
Con il termine spondilolisi si fa riferimento alla frattura, unilaterale o bilaterale, dell’istmo vertebrale (o pars interarticularis), una piccola porzione ossea che collega due vertebre. È detta lombare quella che colpisce il tratto L1-L5, il più coinvolto. Esaminiamo la lesione nel dettaglio.
Spondilolisi e spondilolistesi: differenza
La spondilolistesi è lo scivolamento di una vertebra su quella sottostante. Il più delle volte, è la conseguenza di una spondilolisi; è cioè dovuta alla rottura dell’istimo. In questo caso, si parla specificatamente di spondilolistesi istmica.
Spondilolisi e spondilolistesi colpiscono per lo più il tratto lombare. Più specificatamente, nel 75% delle diagnosi, risultano essere coinvolte le vertebre lombosacrali (L5-S1).
Spondilolisi lombare: cause
La causa della spondilolisi non è certa. Si ritiene che microtraumi ripetuti o un singolo trauma di rilevante entità, in uno scheletro immaturo di un individuo geneticamente suscettibile, possano provocare la frattura.
Spondilolisi lombare: sintomi
Nell’80% circa dei casi, la spondilolisi è asintomatica. Quando, al contrario, è sintomatica, più frequentemente si manifesta attraverso la lombalgia, comunemente chiamata mal di schiena, di intensità spesso lieve, quale può irradiarsi ai glutei e/o alle cosce prossimali.
Altri segni, meno comuni, sono:
- limitazione nell’ampiezza dei movimenti lombari;
- rigidità;
- contrazioni muscolari involontarie a riposo a livello dei muscoli paraspinali.
Estremamente rari sono, invece, i sintomi neurologici come:
- intorpidimento;
- formicolio.
Spondilolisi lombare: trattamento
Di norma, la spondilolisi viene trattata con una terapia conservativa, senza alcuna restrizione nelle attività quotidiane e sportive. Al contrario, il movimento – se guidato da un professionista e quindi commisurato alla propria preparazione fisica – è altamente consigliato.
Il trattamento consiste nella combinazione di:
- farmaci antinfiammatori non steroidei – FANS (sotto controllo medico);
- fisioterapia, comprendente un programma di esercizi per gli stabilizzatori della colonna vertebrale che preveda l’applicazione di sovraccarichi progressivi e un piano di rieducazione posturale, utile permigliorare la distribuzione dei carichi, correggere la postura alterata da questa condizione, ripristinare la corretta lordosi lombare, riprendere il controllo motorio della colonna e del bacino e ridurre le tensioni muscolari.
La spondilolisi con spondilolistesi
Nei casi di spondilolisi con spondilolistesi concomitante è improbabile che i difetti ossei guariscano ma, anche in questo caso, la terapia conservativa può ridurre significativamente la sintomatologia dolorosa.
Alla riparazione del disturbo mediante intervento chirurgico si giunge solo se, superati i 6 mesi, il trattamento conservativo non produce risultati soddisfacenti o, ancora, se lo scivolamento è pari o superiore al 50% (spondilolistesi di III e IV grado) e il paziente presenta sintomi neurologici progressivi con:
- anestesia della sella,
- disfunzione intestinale/vescicale,
- dolore refrattario o sviluppa.