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Versamento articolare

Versamento articolare: cause, sintomi e trattamenti

Con versamento articolare s’intende un’anomala raccolta di liquido sinoviale all’interno di un’articolazione. Tra quelle più colpite si annoverano: ginocchio, caviglia e gomito.

Versamento articolare: tipi

Il liquido sinoviale è un fluido viscoso che, grazie alla sua azione nutriente e lubrificante, protegge le superfici articolari diartrosiche (le estremità ossee) dall’usura e dallo sfregamento. Ad aumentarne la produzione – e a generare, quindi, un versamento articolare o versamento sinoviale – possono essere condizioni di stress, iperstimolazione o infiammazione dell’articolazione.

Sulla base della natura del liquido sinoviale, si distinguono:

  • versamento idrarto, se il fluido è solo sieroso;
  • versamento emartro, se il fluido contiene anche tracce di sangue.

Versamento sinoviale: cause

All’origine possono esserci:

  • lesioni traumatiche, ovvero distorsione, lussazione, frattura, ecc.;
  • sovraccarichi funzionali, dovuti alla ripetizione frequente e perdurante di uno stesso movimento (tipico dell’attività sportiva);
  • malattie infettive;
  • sinovite, patologia infiammatoria a carico della membrana sinoviale, il tessuto che riveste l’interno delle articolazioni;
  • artrosi;
  • malattie reumatiche infiammatorie, come artrite reumatoide, spondiloartrite anchilosante, condrocalcinosi, ecc.;
  • sinoviomi, ossia tumori della membrana sinoviale.

Versamento articolare: sintomi

Un versamento articolare può generare i seguenti sintomi localizzati:

  • dolore;
  • gonfiore, di entità variabile da modesto o abbondante in base alla quantità di liquido raccoltosi;
  • rigidità;
  • limitata mobilità articolare.

Versamento sinoviale: diagnosi

Di norma, per una diagnosi corretta di versamento articolare si eseguono, oltre all’esame obiettivo e all’anamnesi, anche:

  • una radiografia (raggi X);
  • una risonanza magnetica.

Versamento articolare: trattamenti

Il versamento può essere trattato – in base alla causa scatenante e all’intensità dei sintomi – con terapia conservativa o chirurgica. In quest’ultimo caso, si opta comunemente per l’artroscopia, un intervento minimamente invasivo e di grande efficacia.

Il trattamento conservativo

La terapia conservativa, adatta alla cura di lesioni traumatiche, sovraccarichi funzionali, artrite e artrosi prevede:

  • riposo dell’articolazione dolorante;
  • applicazione di ghiaccio sull’articolazione dolente almeno 4-5 volte al giorno, in particolar modo nella fase acuta del dolore;
  • somministrazione di farmaci antinfiammatori (paracetamolo, FANS e/o corticosteroidi) sotto controllo medico;
  • fisioterapia, comprendente ultrasuonoterapia, tens, tecarterapialaserterapia e mobilizzazione articolare.